mercoledì 20 novembre 2013

Cose che vanno, cose che restano, cose che arrivano.

E' sempre così quando ci sono dei cambiamenti, molto simile al Postulato fondamentale di Lavoisier: "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma". Ci sono cose che vengono lasciate andare perché hanno fatto il loro corso, altre che invece arrivano a riempire gli spazi lasciati vuoti dalle prime, altre che invece restano per vari motivi, o perché non è ancora arrivato il loro momento di andare o perché non le vogliamo e non le dobbiamo lasciar andare.

Ho cambiato casa.

In una sola volta qualcosa è andato e qualcosa è arrivato sotto l'auspicio, spero positivo, di un trasloco fatto con la pioggia, che qualcuno ha subito declinato con la frase tipica che si dice in alcuni matrimoni, riadattata per l'occasione: "trasloco bagnato, trasloco fortunato".

Facendo un po' di mente locale questa è la terza volta. La prima quando mi sono sposato e ho lasciato la casa dei miei genitori. La seconda quando gli eventi hanno reso necessario che lasciassi "andare" la vita coniugale e la terza adesso, sulla spinta, banale se si vuole, di un contratto di affitto in scadenza che non sarebbe stato rinnovato. Tre volte... numero perfetto diremmo qui in Italia (ho scoperto proprio ieri che in Spagna non conoscono questo detto), spero comunque che più che un numero "perfetto" sia un numero "definitivo", non voglio pensare all'eventualità di un altro trasloco, né a breve né tanto meno a lungo termine.

Sono fiducioso su questo, ci sono troppi "indizi numerici" che indicherebbero questa sistemazione come "ottimale": ho da sempre avuto una particolare attenzione ai numeri, a certi numeri in particolare; non un vero è proprio numerologo ma comunque "osservatore di numeri". Alcuni dei numeri in questione sono il 23 e il 5 che mi accompagnano sin dall'istante della nascita. cito solo alcune cose ma vi assicuro che la mia vita è costellata da questi numeri:
  • Sono nato il 23 agosto alle 23.05
  • In un anno non bisestile (come quello in cui sono nato io) il 23 agosto è il 235° giorno dell'anno.
  • Quando vivevo con i miei abitavo al civico 23, interno 5
  • In questa nuova casa ho attivato un nuovo numero di telefono e le ultime 3 cifre sono, ancora, di nuovo, 235 (numero assegnato a caso, non scelto da me)
Ecco queste probabilmente sono tra le cose che restano, quasi immutate, nel corso della vita. Basta solo saperle cogliere: saper "osservare" al posto del semplice "vedere" è importante per poterle cogliere.

Una cosa che invece è arrivata nuova in questi ultimi anni è una splendida amicizia nata quasi per caso e grazie alla quale si sono poi sviluppate molte altre cose, non ultima la realizzazione del mio libro "La vita scorre di lato" che prende il nome proprio da questo blog. Nuova amicizia che confido, spero, desidero con tutto il cuore, di non lasciar andare mai.

Come dicevo alcune cose arrivano anche per riempire in qualche modo i vuoti lasciati da quelle che sono andate. Magari il loro "riempire" ha una natura diversa da ciò che ha lasciato il vuoto, ma non è meno importante, piuttosto direi che ha una diversa importanza, quella giusta in quel momento che ti permette di scoprire dei vuoti che non sapevi di avere e ti dona una grande gioia nel sentirti più completo.

Poi ci sono anche delle cose che si lasciano andare, volutamente, necessariamente.

Dalla vecchia casa non ho volutamente portato via lo zerbino davanti alla porta di ingresso: è stato un punto di inizio, di quell'inizio, ed ho voluto anche che rappresentasse un punto di fine, sempre lì nella stessa posizione.

Per la nuova casa ho comprato uno zerbino nuovo.

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