giovedì 27 maggio 2010

Pagine silenziose

Adoro le librerie, soprattutto quelle dove ci si può sedere e osservare i movimenti delle persone tra gli scaffali, in cerca di sapere, divertimento, emozioni. Pagine che vengono sfogliate di sfuggita, parole lette rapidamente che emergono all'improvviso come i raggi del sole attraverso le nuvole e altrettanto rapidamente scompaiono. Libri ordinati sugli scaffali o esposti in pile che attendono di essere presi in considerazione: è come una metafora di quello che ci circonda, i libri come le persone che scorrono attorno alla nostra vita, che racchiudono in sé qualcosa da dirci, che sia semplice, banale, profondo, triste, gioioso lo possiamo scoprire solo fermandoci a leggerli. Qualcuno non incontrerà i nostri gusti e probabilmente tornerà nel mucchio, ma qualcuno ci prenderà un pezzetto di cuore e lo farà vibrare in modo speciale, unico.

Adoro le Librerie, luogo di incontro tra ignoti silenzi. Libri che parlano senza voce a persone che ascoltano con lo sguardo. Libri che portano nelle nostre vite pagine silenziose piene di pensieri che vengono da lontano, storie che non esistono ma che diventano parte della nostra storia e noi parte di esse.

Adoro le librerie, mi rilassano, sono il mio momento magico quando i troppi pensieri cominciano a pesare. C'è il terapeutico profumo della carta stampata, c'è la consapevolezza di essere di fronte ad una parte delle memorie di molti, delle loro emozioni, delle loro storie. Ogni volta mi prende il desiderio di leggere tutti quei libri, come se dovessi dare ad ogni autore l'occasione, la possibilità di potersi raccontare. Impresa improba, sarebbe bellissimo ma... dobbiamo fare delle scelte, dare più fiducia ad alcuni piuttosto che ad altri, sbagliando a volte, pazienza. Altre volte scoprendo piccoli tesori nei modi più impensati, magari una occasionale, fortuita conoscenza in rete che ci mette in contatto con un piccolo mondo di grandissime emozioni. Dovendo però proprio scegliere, più che un classico preferisco uno di quei libri che si fanno conoscere attraverso il passaparola, perché a sostenerlo c'è l'esperienza dei lettori più che l'esperienza di chi per lavoro ne scrive la recensione: è un po' come la differenza che ci può essere nello scegliere se conoscere l'amico dell'amico o un vip attraverso qualche conoscenza particolare. Io, almeno in questo momento, troverei molto più interessante l'amico dell'amico. Questione di fiducia.

L'ultimo libro che ho acquistato è stato come un appuntamento al buio, sulla fiducia. Mai fiducia fu meglio riposta.

Adoro le librerie.
Adoro i libri da sfogliare.
Adoro le pagine silenziose perché lasciano spazio a quello che c'è da raccontare.

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